La Laparoscopia Single-port (SPL), conosciuta anche come single-port access surgery (SPA), single-incision laparoscopic surgery (SILS), laparo-endoscopic single-site surgery (LESS), è una tecnica recentemente sviluppata di chirurgia laparoscopica. Si tratta di una procedura chirurgica minimamente invasiva in cui il chirurgo opera quasi esclusivamente attraverso un singolo punto di ingresso, tipicamente l'ombelico del paziente. A differenza di un approccio tradizionale laparoscopico a più porte, la SPL lascia solo una piccola cicatrice che risulta invisibile.
Tecnica, attrezzature e formazione
La SPL è realizzata attraverso un'unica incisione da 20 mm nell'ombelico, minimizzando quello che è il dolore postoperatorio dovuto alla incisione chirurgica e alla cicatrice rispetto a quanto accade durante la chirurgia laparoscopica tradizionale che utilizza più punti d'ingresso.
La strumentazione dedicata per la chirurgia SPL rientra in due grandi categorie: le porte di accesso e gli strumenti operatori. Esistono diverse porte di accesso, tra cui il sistema GelPOINT della Applied Medical, il dispositivo SILS di Covidien, TriPort +, TriPort15 e QuadPort + a della Advanced Chirurgical Concepts ed il Single Port della Unimaxmed tra i più conosciuti. Gli strumenti chirurgici sono disponibili in tre configurazioni: rigido, articolato e pre-piegato. Gli strumenti standard sono rigidi nel design e sono stati sviluppati negli ultimi 30 anni per l'uso in laparoscopia. L'articolazione è stata progettata per superare una delle sfide inerenti alla SPL, diminuendo la triangolazione dello strumento. Un certo numero di fattori influenzano la decisione del chirurgo di utilizzare strumenti manuali standard o articolati, tra cui il tipo di porta che verrà utilizzata, le proprie capacità chirurgiche e i costi, dato che gli strumenti articolati sono significativamente più costosi degli strumenti standard.
Sebbene la sensibilizzazione della chirurgia SPL sia alta tra i chirurghi, l'uso di strumenti specializzati attraverso tale accesso richiede una notevole abilità e un lungo training. Questa formazione operativa e l'esperienza sono attualmente limitate e alcune percezioni negative riguardanti l'aumento dei tempi operatori e le complicanze legate a questo tipo di intervento rimangono. Uno studio recente suggerisce che lo sviluppo futuro di questa tecnica si basi fortemente sulla disponibilità di prove cliniche, sulla specifica formazione, lo sviluppo di nuova strumentazione e la riduzione dei costi.
Applicazioni
La tecnica SPL è stata usata per eseguire molti tipi di interventi chirurgici, tra cui il bendaggio gastrico, l’appendicectomia, la colecistectomia, la colectomia, la riparazione dell’ernia inguinale, l’ isterectomia, la “sleeve gastrectomy”, la nefrectomia, la splenectomia e la sacrocolpopessia. Sebbene alcune tecniche di single port utilizzino strumentazioni dedicate, la maggior parte delle operazioni SPL negli Stati Uniti e in Europa hanno utilizzato strumenti standard. Il TriPort + può essere inserito con il suo introduttore attraverso un'incisione da 15 mm all'ombelico. Questo dispositivo consente di utilizzare contemporaneamente quattro strumenti. Durante la colecistectomia LESS, un quarto strumento diventa essenziale per ottenere una visione critica. Fino ad ora i chirurghi si sono adoperati per esporre al meglio le strutture dell'infundibolo; sono stati adottati vari nuovi devices oltre alle suture per migliorare l’esposizione. Il canale operativo dello strumento consente ora di poter inserire una pinza con particolari curvature che consentono di replicare la metodologia attualmente in uso nella tradizionale colecistectomia laparoscopica a quattro porte.
Rischi e benefici
Rispetto alle tecniche tradizionali laparoscopiche a più porte, i vantaggi delle tecniche SPL includono meno dolore postoperatorio, minore perdita di sangue, tempi di recupero più rapidi e migliori risultati cosmetici. Nonostante i potenziali vantaggi delle tecniche SPL, esiste la possibilità di complicanze. Le potenziali complicanze includono un importante dolore postoperatorio, lesioni viscerali, sanguinamento, infezione, laparocele e formazione di aderenze intestinali.
Storia
Le prime procedure di SPL documentate sono avvenute alla fine degli anni '90. Questo approccio ha recentemente suscitato più entusiasmo e diffusione tra i chirurghi grazie all’affinamento della tecnica ed allo sviluppo di strumenti sempre più performanti che rendono questa chirurgia sempre meno invasiva. La prima procedura descritta SPL è stata la rimozione di cistifellea nel 1997. Da allora, migliaia di procedure SPL sono state eseguite con successo negli Stati Uniti ed in Europa, dalla chirurgia generale alle applicazioni chirurgiche urologiche, ginecologiche e bariatriche.
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Tecnica, attrezzature e formazione
La SPL è realizzata attraverso un'unica incisione da 20 mm nell'ombelico, minimizzando quello che è il dolore postoperatorio dovuto alla incisione chirurgica e alla cicatrice rispetto a quanto accade durante la chirurgia laparoscopica tradizionale che utilizza più punti d'ingresso.
La strumentazione dedicata per la chirurgia SPL rientra in due grandi categorie: le porte di accesso e gli strumenti operatori. Esistono diverse porte di accesso, tra cui il sistema GelPOINT della Applied Medical, il dispositivo SILS di Covidien, TriPort +, TriPort15 e QuadPort + a della Advanced Chirurgical Concepts ed il Single Port della Unimaxmed tra i più conosciuti. Gli strumenti chirurgici sono disponibili in tre configurazioni: rigido, articolato e pre-piegato. Gli strumenti standard sono rigidi nel design e sono stati sviluppati negli ultimi 30 anni per l'uso in laparoscopia. L'articolazione è stata progettata per superare una delle sfide inerenti alla SPL, diminuendo la triangolazione dello strumento. Un certo numero di fattori influenzano la decisione del chirurgo di utilizzare strumenti manuali standard o articolati, tra cui il tipo di porta che verrà utilizzata, le proprie capacità chirurgiche e i costi, dato che gli strumenti articolati sono significativamente più costosi degli strumenti standard.
Sebbene la sensibilizzazione della chirurgia SPL sia alta tra i chirurghi, l'uso di strumenti specializzati attraverso tale accesso richiede una notevole abilità e un lungo training. Questa formazione operativa e l'esperienza sono attualmente limitate e alcune percezioni negative riguardanti l'aumento dei tempi operatori e le complicanze legate a questo tipo di intervento rimangono. Uno studio recente suggerisce che lo sviluppo futuro di questa tecnica si basi fortemente sulla disponibilità di prove cliniche, sulla specifica formazione, lo sviluppo di nuova strumentazione e la riduzione dei costi.
Applicazioni
La tecnica SPL è stata usata per eseguire molti tipi di interventi chirurgici, tra cui il bendaggio gastrico, l’appendicectomia, la colecistectomia, la colectomia, la riparazione dell’ernia inguinale, l’ isterectomia, la “sleeve gastrectomy”, la nefrectomia, la splenectomia e la sacrocolpopessia. Sebbene alcune tecniche di single port utilizzino strumentazioni dedicate, la maggior parte delle operazioni SPL negli Stati Uniti e in Europa hanno utilizzato strumenti standard. Il TriPort + può essere inserito con il suo introduttore attraverso un'incisione da 15 mm all'ombelico. Questo dispositivo consente di utilizzare contemporaneamente quattro strumenti. Durante la colecistectomia LESS, un quarto strumento diventa essenziale per ottenere una visione critica. Fino ad ora i chirurghi si sono adoperati per esporre al meglio le strutture dell'infundibolo; sono stati adottati vari nuovi devices oltre alle suture per migliorare l’esposizione. Il canale operativo dello strumento consente ora di poter inserire una pinza con particolari curvature che consentono di replicare la metodologia attualmente in uso nella tradizionale colecistectomia laparoscopica a quattro porte.
Rischi e benefici
Rispetto alle tecniche tradizionali laparoscopiche a più porte, i vantaggi delle tecniche SPL includono meno dolore postoperatorio, minore perdita di sangue, tempi di recupero più rapidi e migliori risultati cosmetici. Nonostante i potenziali vantaggi delle tecniche SPL, esiste la possibilità di complicanze. Le potenziali complicanze includono un importante dolore postoperatorio, lesioni viscerali, sanguinamento, infezione, laparocele e formazione di aderenze intestinali.
Storia
Le prime procedure di SPL documentate sono avvenute alla fine degli anni '90. Questo approccio ha recentemente suscitato più entusiasmo e diffusione tra i chirurghi grazie all’affinamento della tecnica ed allo sviluppo di strumenti sempre più performanti che rendono questa chirurgia sempre meno invasiva. La prima procedura descritta SPL è stata la rimozione di cistifellea nel 1997. Da allora, migliaia di procedure SPL sono state eseguite con successo negli Stati Uniti ed in Europa, dalla chirurgia generale alle applicazioni chirurgiche urologiche, ginecologiche e bariatriche.
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Gli interventi più praticati
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Biopsia linfonodale
Prelievo linfonodale addominale a scopo diagnostico nel sospetto di malattia linfoproliferativa |
SplenectomiaAsportazione della milza di dimensioni normali per patologia benigna (cisti, trombocitopenia idiopatica, etc.) |
Splenectomia in caso di milza giganteAsportazione della milza di dimensioni normali per patologia benigna (cisti, trombocitopenia idiopatica, etc.)
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Se vuoi sapere di più sulle patologie della milza e il loro trattamento clicca qui sotto per visitare la mia pagina sulla splenectomia laparoscopica
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